Codec video H.264: niente royalties per i video pubblicati su Internet
L'MPEG Licensing Assiociation ha reso noto che continuerà a non richiedere alcuna royalties sui video codificati con H.264 e fruibili gratuitamente su Internet dagli utenti
di Fabio Gozzo pubblicata il 27 Agosto 2010, alle 15:30 nel canale WebNel corso della giornata di ieri, l'MPEG Licensing Association, organizzazione che detiene i brevetti dell'intero portfolio di codec video MPEG, ha annunciato che continuerà a non richiedere il pagamento di alcuna royalty per la visualizzazione dei video codificati in H.264 pubblicati su Internet e fruibili dagli utenti a titolo gratuito.
La decisione di MPEG LA avrà valenza per l'intero ciclo di vita della licenza, rendendo di fatto la visualizzazione dei filmati compressi con il codec H.264 gratuita a vita. In precedenza MPEG LA aveva stabilito che non avrebbe richiesto alcuna royalty fino al 31 dicembre 2015, ma tale mossa non era bastata a tranquillizzare la comunità.
H.264 è infatti un codec particolarmente diffuso sul web: numerosi siti, tra cui YouTube, lo utilizzano per la compressione dei video ed è supportato da software particolarmente diffusi come Adobe Flash Player e Microsoft Silverlight.
La possibilità che MPEG LA avesse in futuro potuto iniziare a richiedere il pagamento delle royalty anche solo per la visualizzazione dei video era una delle preoccupazioni maggiori della comunità Open Source e degli sviluppatori di alcuni software molto popolari come Opera e Firefox.
Una soluzione a questo potenziale problema è stata presentata da Google alcuni mesi fa con il lancio del nuovo formato WebM, una valida alternativa libera per la pubblicazione di video sul web, e in quest'ottica l'annuncio di MPEG LA suona proprio come una contromossa mirata a prevenire la diffusione del nuovo formato di Google.
19 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infodirei che a questo punto non ci saranno più ostacoli, no?
Ora fermeranno lo svilupo dei codec..noooo! maledetti, maledetti, addio web HD....
Direi di no. Il fatto che tu non debba pagare per vedere, non vuol dire che tu non debba pagare per poter scrivere un lettore compatibile. FWIK devi comunque ottenere una licenza, a pagamento.
No, perlomeno fintantoche' non nevichera' all'inferno.
Questo annuncio come ho gia' avuto modo di scrivere su appuntidigitali non cambia niente allo status quo. Quello che era gratuito (il broadcast non commerciale di filmini H264 in streaming sul web) rimane gratuito a tempo indeterminato. Qui la parola e' importante, la MPEG-LA ha parlato di tempo indeterminato, non di gratuita' per sempre. Quindi esiste la possibilita' che tra qualche anno reimplementino di nuovo la richiesta di royalties sul broadcasting non commerciale.
Quello che invece era a pagamento prima, rimane a pagamento anche adesso.
Inoltre l'annuncio non modifica in alcun modo la situazione dei brevetti, che rende impossibile una implementazione alternativa e legale a H264 da parte del mondo FOSS.
Pertanto, alla luce del fatto che Google sta re-encodando tutta la videoteca di youtube in Webm, che Adobe implementera' il supporto a Webm in flash, che Opera supporta gia' Webm e che Firefox supportera' Webm nella versione 4, che Google ha dotato Chrome e Chromium del supporto a Webm, che Android supportera' Webm e che il Nokia N900 ha gia' il supporto Webm; appare chiaro che Webm e' qui per restare e che tutte le mosse sceniche da parte della MPEG-LA sono tutto fumo e niente arrosto.
In chiaro la dichiarazione della MPEG-LA e' vuota. Non modifica niente di niente rispetto a quello che cera prima.
Internet Explorer supporterà nativamente H.264 e tramite un code per il framework multimediale di Windows anche WebM. Visto che WebM non è al sicuro da minacce legali pare che Microsoft non implementerà direttamente il decoder lasciando a terzi il compito di farlo e quindi all'utente finale il compito di installarlo.
Se Mozilla decidesse di appoggiarsi al framework multimediale del sistema operativo gli sviluppatori dovrebbero mantenere almeno 3 code base differenti per quella porzione di codice in modo da poter girare su Windows, Mac OS X e GNU/Linux (senza contare eventuali sistema operativi alternativi oppure sistemi operativi che non mettono a disposizione un framework adeguato - quelli per dispositivi mobile forse, non sono informato sui fatti).
Ora fermeranno lo svilupo dei codec..noooo! maledetti, maledetti, addio web HD....
Inoltre:
h264 rimane free per i fruitori e per chi lo usa per l'encoding di video gratuiti, ma rimangono i soliti problemi per chi lo usa professionalmente, per video a pagamento, per piattaforme che hostano video gratis e/o pagamento ( leggi youtube, megavideo )
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