Commissione Europea, proposta di licenza unica per la musica online nella UE
Interessante iniziativa della Commissione Europea per fare ordine nelle regole di commercializzazione online dei contenuti multimediali, finalizzata ad una maggiore trasparenza e semplicità d i gestione
di Alessandro Bordin pubblicata il 12 Luglio 2012, alle 10:29 nel canale WebL'Unione Europea, vista da fuori, può risultare controversa sotto molti punti di vista. Prima di tutto è un'entità politica che già nel nome sottointende una grande unità dei paesi membri, ma nei fatti esistono identità nazionali ben definite e con proprie regole con differenze spesso molto marcate. Basti semplicemente pensare che i paesi membri sono 27 e le lingue ufficiali 23, per avere il polso di un un'area geografica sicuramente difficile da gestire per chi si prefigge di dare una certa uniformità di regole al tutto.
Un bel grattacapo, insomma, anche mettendosi nei panni di aziende che intendono offrire servizi sul territorio europeo. Ogni stato membro ha le proprie leggi e ogni realtà va conosciuta ad una ad una, altrimenti vi sarebbe il rischio di operare legalmente in uno stato e in un altro no. Un problema ben conosciuto a Bruxelles, che cerca pian piano di trovare accordi e leggi che valgano su tutto il territorio europeo, al fine di semplificare le normative e avere una maggiore trasparenza su accordi e scambi operati sul territorio.
Con questa premessa si può capire una delle più recenti proposte delle Commissione Europea (fonte Ipodnn), volta ad unificare le normative che regolano la vendita online dei contenuti multimediali. Attualmente, infatti, ogni stato membro ha le proprie regole, royalties differenti contrattate caso per caso, nonché differenti società di gestione (oltre 250) che operano sul territorio.
Creare una licenza unica, chiara e valevole su tutto il territorio dei paesi membri potrebbe semplificare le operazioni, permettere una concorrenza molto più diretta e chiara, nonché attirare nuovi capitali di aziende messe in condizione di operare senza affrontare un vero e proprio incubo. Cercheremo di seguire l'iter di questa proposta, anche in virtù dell'estrema popolarità di cui godono ormai i contenuti multimediali digitali.
14 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoCome se la SIAE mollasse tanto facilmente gli ossi che sta rosicchiando soltanto perchè lo dice l' europa ... ( ogni volta che comprate un HD o una chiavetta USB sentite una fitta a una gamba ? non preoccupatevi è la SIAE che si sta prendendo il suo pezzetto di carne )
I bollini illegali per cui abbiamo dovuto pagare dal 2000 al 2010 nonostante la sentenza europea del 2007 avesse stabilito che vìolavano una norma comunitaria del 1983 e per cui nessuno ha ancora visto un rimborso ( nè lo vedrà mai ) non insegnano niente ?
dalla faccia della terra!!
Ora SIAE a parte, il sistema delle licenze e dei diritti in Europa e' una giungla assurda.
Per la musica non sono esperto, ma mi piacciono i telefilm.
In America, dove sono prodotti, li puoi vedere acquistando il singolo telefilm, il noleggio virtuale, l'abbonamento ecc
su un numero altissimo di canali:
che tu abbia la Xbox, il televisore wifi, il pc, su netflix, amazonprime, hulu, ecc ecc
In Europa, e in particolare in italia: se hai sky ma mediaset ha i diritti non puoi vedere quel telefilm, per esempio i simpsons che sono della fox, la fox e di sky, ma mediaset fece un contratto assurdo 20 anni fa.
e su xbox non c'e' molto, anche sui sistemi sony, e netflix non riesce ad aprire,
E i dvd costano spesso molto.
Se sei un piccolo autore, l'assegno che ti arriva dalla SIAE è spesso ridicolo. Per questo si dice che la siae serve a mantenere sempre gli stessi.
Poi non conosco i meccanismi precisi quindi non so dare info in merito, ma conoscendo piccoli autori, il risultato è spesso prossimo allo zero o non significativo
Sarei molto felice perchè di solito non accade mai
peccato che in sostanza hanno fatto una specie di studio di settore anche per gli artisti, quindi se non hai un tot di passaggi all' anno (e questo tot sono migliaia) praticamente non becchi nulla, e finisce tutto redistribuito ai "soliti noti"....
Fa ridere perché, presupponendo di non far parte del CdA, si afferma che arrivino dei soldi dalla SIAE!
Il bello è che se fai un concerto con musica tua devi pagare la SIAE per i diritti sulla tua musica che in teoria loro dovrebbero girare a te in quanto autore ...
Questo nel mondo dei sogni ovviamente, in pratica non vedi mezzo euro
Questo dice tutto.
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