Enorme attacco hacker: la Palestina colpisce AVG, Avira e WhatsApp
Alcuni siti sono stati colpiti da un attacco informatico sfoderato da attivisti palestinesi
di Nino Grasso pubblicata il 09 Ottobre 2013, alle 10:41 nel canale WebDeve essere proprio un grosso smacco per uno sviluppatore di antivirus vedere il proprio sito vittima di un attacco di DNS redirection, ed è quello che è successo ai due colossi AVG e Avira nel corso dello scorso pomeriggio, seguito poi anche dal sito web di WhatsApp.
Rivendica l'attacco un team di attivisti palestinesi chiamato KDMS, che ha modificato le pagine principali dei vari siti coinvolti. Chi cercava di entrare nelle pagine web di AVG, Avira e WhatsApp veniva accolto da un'interpretazione dell'inno palestinese tramite video di YouTube, assieme ad un messaggio.
"Vi vogliamo dire che c'è una terra chiamata Palestina sulla Terra, questa terra è stata rubata dai sionisti. Lo sapete, vero?", si leggeva all'interno del messaggio in un inglese non del tutto corretto. "Il popolo palestinese ha il diritto di vivere in pace, merita di liberare la sua terra e liberare tutti i prigionieri dalle carceri israeliane. Vogliamo la pace. Lunga vita alla Palestina."
Graham Cluley, veterano dell'industria degli antivirus ed attualmente consulente indipendente per la sicurezza informatica ha subito scritto: "È certamente imbarazzante per una compagnia di sicurezza essere colpiti in questo modo da hacker, ma non vi è alcuna indicazione che dati sensibili ed informazioni degli utenti siano stati compromessi." Gli esperti di sicurezza non hanno impiegato molto tempo per scoprire che i tre siti web venivano ospitati dal servizio di hosting Network Solutions, la cui violazione ha portato al controllo diretto dei domini detenuti dalla società. Il team KDMS, che rivendica inoltre un'affiliazione diretta con Anonymous Palestina, aveva sferrato un attacco simile nel corso del fine settimana al sito leaseweb.com.
Avira ed AVG hanno confermato successivamente il palese attacco: "AVG può confermare oggi che con la compromissione del nostro provider DNS alcune nostre proprietà online sono state compromesse", ha dichiarato un portavoce della società di sicurezza informatica. "Altre società non meglio specificate sembrano essere state prese di mira in modo simile e stiamo valutando al momento la situazione. I clienti sono la nostra priorità ed AVG sta lavorando sodo per riportare alla normalità i nostri servizi ai clienti."
Il portavoce di Avira invece ha dichiarato: "Oggi abbiamo vissuto una grave interruzione ai nostri servizi DNS. Sembra che molti siti di Avira, assieme a quelli di altre compagnie, siano stati compromessi da un gruppo chiamato KDMS. Non è stato il sito di Avira ad essere violato, ma il nostro provider di servizi internet, Network Solutions."
Insomma, i grandi colossi della sicurezza informatica ci tengono a far sapere di non essere stati battuti sul loro stesso campo e di non avere responsabilità dirette su quanto avvenuto. In effetti ad essere violato è stato il provider DNS, Network Solutions, di cui aspettiamo ancora un commento ufficiale al momento in cui scriviamo.
17 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infomagari sono hacker cinesi che si camuffano da palestinesi
anche tu non sai scrivere in palestinese, ciò non implica che tu sia stupido (o il contrario).
E' un bias culturale diffuso credere che l'intelligenza sia proporzionale alle capacità espressive in una data lingua (la propria).
Ho udito persone incapaci di parlare in italiano perché nati in paesi del sud dove si parla esclusivamente il dialetto del posto, che tuttavia si sono dimostrati estremamente acuti.
Giusto, ma NetworkSolutions non è l'ultimo arrivato, e dovrebbe (il condizionale è ironico) essere in grado di difendersi un po' meglio ... meno male che la mia ditta ha spostato l'hosting
il problema e' quello purtroppo
o magari in palestina non parlano troppo inglese
potrebbe
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