Francia: anche i provider sono in lotta contro Google
Gli ISP francesi, sentendosi sempre piu' minacciati dalla presenza di Google nel web, trovano la forza e decidono di chiedere al motore di ricerca risarcimenti per l'utilizzo delle loro infrastrutture di rete
di Sara Zangari pubblicata il 23 Gennaio 2013, alle 09:01 nel canale WebSembra che la protesta in ballo ormai da mesi che coinvolge i provider francesi contrapposti a Google non sia ancora finita. Negli ultimi giorni l'azienda di telecomunicazioni francese Orange sembra stia avanzando con le trattative. Il motivo della discordia è la denuncia, da parte dei media francesi, di un elevata percentuale di utilizzo da parte di servizi Google della banda messa a disposizione dai provider ai loro clienti: Orange avrebbe indicato che circa il 50% della banda fornita ai propri numerosi clienti sarebbe veicolata su siti riconducibili a Google.
L'amministratore delegato della compagnia Orange, Stephane Richard, sostiene che le richieste fatte siano lecite in quanto dovrebbe essere ormai doveroso per Google il pagamento di una tassa, giustificata dalle ingenti risorse in termini di banda che vengono quotidianamente utilizzate dai propri servizi.
Le entrate pubblicitarie dei media online sono stagnanti e in molti casi si stanno riducendo. Chi deve mettere un annuncio preferisce pagare il motore di ricerca, che dispone di unofferta molto più specifica per ogni tipo di internauta, più che rivolgersi direttamente ai media, rilascia Nathalie Collin, grande figura alla guida dellIpg, una delle piu' grandi associazioni di stampa dinformazione politica e generalista. Secondo le stime di Ipg, infatti, Google marcerebbe di gran lunga sugli utili dei fatturati pubblicitari francesi: 1,2 miliardi di euro, con una stima dai 40 ai 50 euro a visitatore all'anno. Hollande, il presidente del governo in Francia, si mostra preoccupato della situazione e spinge Google a trovare un compromesso entro fine anno, altrimenti ci penserà il governo a limitare i campi con una tassa ad hoc.
Non è un caso isolato quello della Francia che anche in questa occasione si è vista appoggiata sia da Italia che Germania. Google si sta sempre piu' espandendo nel traffico web europeo ed è sempre piu' visto come una minaccia dalle compagnie media. T-Mobile, azienda tedesca, aveva già avanzato nello scorso 2010 la richiesta di far pagare ai siti con traffico più rilevante per ottenere un servizio di qualità superiore nella navigazione su dispositivi mobile. Ancora tutt'oggi il progetto di legge avanzato attende d'essere approvato in Parlamento.
Gli editori dei giornali francesi hanno dunque trovato la forza di minacciare la grande G, mentre i siti d'informazione piu' piccoli decidono di estromettersi al reclamo, acconsentendo se mai a un'imposta sull'utile. Un grande passo che potrebbe costare ai media francesi, se la legge dovesse passare, l'esclusione dai risultati delle ricerche effettuate su Google con dirette conseguenze sul traffico.
39 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoHo eliminato la posta, non uso il suo browser, sconsiglio android.
Ma per le ricerche italiane, Bing non e' all'altezza (mentre e' eccezionale per le ricerche usa) e gli altri (yahoo per esempio) non danno la completezza di google.
Ma e' la compagnia che piu' mi fa paura, vuole dominare il mondo ma molti la ammirano solo perche' contrasta Microsoft.
Magari quella stessa gente si dota di una buona connessione o decide di pagare ai provider un servizio più costoso proprio per poter meglio usufruire di questi servizi. I provider dovrebbero ringraziare, altro che protestare.
Oramai si sa più come spillare i soldi, appena si vede la possibilità di spillare soldi a chi li fa lavorando bene, si va a pretendere.
Allo stesso tempo c'è da dire che è più che comprensibile che i guadagni fatti in Francia (o qualunque altro Paese) e riconducibili ai cittadini francesi (o di altro Paese) siano tassati come ogni altra cosa.
Qui però mi fermo perché sono ignorante su questo specifico argomento e forse dare per scontato che questo già avvenga è probabilmente un azzardo.
sarebbe come sky che da in programmazione la serie A ,e la serie A deve dare soldi a sky(quando ovviamente succede in contrario)
le questioni sono 3 e distinte, anche se qui vengono espote ad azzum tutte insieme
1-i provider che vogliono solfi perchè gli utenti usano molta banda sui servizi google -RICHIESTA ASSURDA
2-gli editori che vorrebbero soldi in quanto a loro modo goole guadagna coi loro articoli - SI TOGLIESSERO COME HA FATTO MURDOC NO?
3-lo stato che vuole le tasse pagate sull' effettivo fatturato generato da google -RICHIESTA SACRIOSANTA
Che gli frega all'ISP di dove consumo banda io...
Solo pezzenti che non sanno e non hanno voglia di lavorare.... a quel punto, a gugol converrebbe sul serio offrire connessioni ADSL, tanto le pagano gia' loro, almeno le pagano a se stessi.
Tutto quesot, ovviamente, ristabilendo comunque il principio che Google le tasse dei prodotti francesi le dovrebbe pagare in Francia, quelle italiane in italia (cosi' come Amazon e tutti gli altri). Ma li' ci vuole una legge, e i govermi paiono aver paura di farla (chissa', il Lussemburgo potrebbe incazzarsi ed uscire dalla comunita'...)
Fossi in google farei proprio così, vendendo pure l'ADSL in perdita giusto per amazzarli tutti
Si si certo, prova a metterti a scavare sul territorio francese con le ruspe rosse verdi gialle e blue di moutain view per stendere kilometri di fibra ottica e migliaia di apparati di rete, vediamo se lo Stato ti dà i permessi
Che ingenui che siete, non lo avete ancora capito che le telecomunicazioni sono ancora gestite a livello Statale e sono uno strumento importantisimo per i governi locali sia come controllo demografico, che come leva fiscale?
Google é anche grazie ai governi dei paesi industrializzati che è diventata il gigante che è oggi, adesso é giusto che redistribuisca un po' della sua ricchezza.
Ho eliminato la posta, non uso il suo browser, sconsiglio android.
Ma per le ricerche italiane, Bing non e' all'altezza (mentre e' eccezionale per le ricerche usa) e gli altri (yahoo per esempio) non danno la completezza di google.
Ma e' la compagnia che piu' mi fa paura, vuole dominare il mondo ma molti la ammirano solo perche' contrasta Microsoft.
Vuole fare i soldi, e non vendendo hardware o software lo fa con l'unico modo rimasto: la pubblicità.
Credo che non sia poi molto peggiore delle varie tessere fedeltà o dei contratti firmati senza leggere tutte le clausoline piccole piccole, io tendo a farmi meno seghe mentali e usare ciò che di buono mi viene offerto.
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".