In risposta a Creative Cloud Microsoft sottolinea il proprio approccio ibrido

In risposta a Creative Cloud Microsoft sottolinea il proprio approccio ibrido

Per la casa di Redmond ci vorranno almeno 10 anni per passare completamente a soluzioni software-as-a-service. Per l'utente finale il passaggio non è così elementare e per il momento Microsoft offre soluzioni ibride

di pubblicata il , alle 16:01 nel canale Web
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Da pochi giorni Adobe ha annunciato il nuovo progetto Creative Cloud che elimina le versioni boxed di Creative Suite e fornisce i ben noti applicativi tramite abbonamento. La sottoscrizione al singolo prodotto per Adobe può essere anche solo di tipo mensile, e oltre a poter disporre della specifica applicazione vengono forniti vari servizi cloud utili alla condivisione di progetti. Abbiamo dedicato alla vicenda un approfondimento dettagliato che può essere letto qui.

A questa radicale scelta di Adobe Microsoft risponde dal proprio blog dedicato a Office con alcune considerazioni. Va chiarito che la casa di Redmond ormai da qualche anno guarda con attenzione al modello software-as-a-service e con Office 365 ha mostrato al pubblico una soluzione interamente basata sul cloud. Ma rispetto a Adobe Microsoft ha una visione differente.

Anche Microsoft è convinta che il modello software-as-a-service sia il futuro ma per il momento mostra un approccio meno radicale. La casa di Redmond sostiene che il passaggio a un sistema interamente basato su abbonamento potrà essere completamente effettuato non prima dei prossimi dieci anni. L'utente finale deve percepire i vantaggi della nuova proposta, capirne le potenzialità e a quel punto scegliere consapevolmente di pagare non più solo per un software, ma anche per accedere a una serie di servizi.

Come riportato tra i commenti del blog di Office da parte di alcuni utenti, è l'aspetto dei servizi a creare maggiori perplessità. In un ambito domestico non è scontato che sia veramente necessaria sempre l'ultima versione di Word, giusto per fare un esempio. Spostando invece il discorso sul piano professionale, non è detto che un fotografo o grafico abbia la reale necessità di aggiornare il proprio sistema da una versione di Photoshop alla successiva.

Sono scelte che riguardano anche il modo con il quale il professionista pianifica i propri investimenti, non solo le funzionalità o i vantaggi eventualmente offerti. Per questo motivo a Office 365 - una soluzione software-as-a-service - si affiancano le classiche versioni boxed della suite Microsoft. Viene però introdotto il concetto di sottoscrizione per quanto riguarda i servizi cloud di Microsoft, e tali risorse sono sempre più integrate nei software come nel caso di SkyDrive.

5 Commenti
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newlife22910 Maggio 2013, 16:56 #1
per forza... tante persone neanche sanno cos'è il cloud.
Eppure in molti ambiti potrebbe essere meglio.
Il fatto di richiedere molte meno risorse localmente è un grosso punto di forza!
gtangari10 Maggio 2013, 17:03 #2

Condivido l'impostazione di Microsoft

io vedo un cloud che serva a dare una marcia in più ad un software che comunque voglio "vedere" ancora in locale.
luX0r.reload10 Maggio 2013, 17:04 #3
Originariamente inviato da: newlife229
per forza... tante persone neanche sanno cos'è il cloud.
Eppure in molti ambiti potrebbe essere meglio.
Il fatto di richiedere molte meno risorse localmente è un grosso punto di forza!

Forse perchè il termine cloud si utilizza anche quando non dovrebbe essere utilizzato. La solita parola per riempirsi la bocca...

Tu mi sai dire che cos'è il cloud?
Cfranco10 Maggio 2013, 17:22 #4
Originariamente inviato da: luX0r.reload
Forse perchè il termine cloud si utilizza anche quando non dovrebbe essere utilizzato. La solita parola per riempirsi la bocca...

E infatti il nuovo sistema di licenza Adobe si chiama cloud ma non c' entra niente col cloud
Si tratta solo del "vecchio" modello di pagamento in abbonamento con un check periodico della licenza, modello che nel tempo non ha mai attecchito per il semplice motivo che alla gente non piace pagare di più.
Eress10 Maggio 2013, 18:12 #5
Originariamente inviato da: gtangari
io vedo un cloud che serva a dare una marcia in più ad un software che comunque voglio "vedere" ancora in locale.

Quoto, ci mancherebbe altro.

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