Intel e sicurezza: basta password, è l'ora dell'identificazione biometrica avanzata

Nel corso del keynote tenuto da Justin Rattner sono state mostrate nuove vie per l'autenticazione degli utenti: basta password e impronte digitali, si passa ad altro
di Alessandro Bordin pubblicata il 14 Settembre 2012, alle 14:11 nel canale SicurezzaIntel
Il tema della sicurezza sta diventando sempre più importante per le aziende che operano nel settore dell'informatica, specie se bisogna fare i conti con alcuni servizi cloud. L'utente infatti non deve avere il minimo dubbio sulla sicurezza dei propri dati, che risiedono da qualche parte nel web senza averne un preciso controllo. Guadagnarsi la fiducia degli utenti è un punto chiave perché i servizi cloud possano prendere piede anche nel settore consumer, motivo per cui si stanno studiando nuovi modi per rafforzare il tema sicurezza anche sui terminali a contatto diretto con l'utente.
Tutti, più o meno, stanno andando in quella direzione. Se Microsoft propone la picture password, Intel va oltre proponendo anche una seconda via. Da tempo si tende a ritenere che la sola password non basti, in quanto risulta spesso potenzialmente intuibile grazie ad elementari tecniche di ingegneria sociale. Essendo scelta dall'utente, vi sarà chi ha più attenzioni di altri nella scelta.
Questo risulta un punto delicato in un mondo che va verso il cloud: una volta che vi sarà un accentramento dei servizi, compresi quelli di home banking, fare affidamento sulla sola password potrebbe risultare troppo rischioso. Ecco dunque la proposta di Intel, mostrata da Justin Rattner: la tecnologia prende il nome di Client Based Authentication Technology realizzata in collaborazione con PalmSecure, e prevede un lettore biometrico agganciato ad un Ultrabook (che in futuro potrebbe essere integrato nativamente), PalmSecure.
Basterà muovere la mano di fronte al PC (ma anche con tablet o smartphone, ovviamente) per accedere al sistema, con un livello di sicurezza finora inarrivabile con altri sistemi. Se per la password abbiamo già spiegato perché, si potrebbe obiettare che da anni esistono i lettori di impronte digitali installati su molti PC. Vero, ma la diffusione di sistemi touch e multitouch porta a disseminare i nostri apparecchi di impronte digitali, che un malintenzionato con una certa malizia potrebbe tranquillamente usare per scopi poco nobili. Certo, l'operazione non è così facile, ma non è certo impossibile.
Il lettore biometrico di Intel punta più in alto: operando uno scanning della disposizione della vene all'interno della mano, crea di fatto un pattern unico per ogni utente, praticamente impossibile da replicare. Il tutto con un semplice gesto della mano. Oltre a questo vengono avanti diversi accorgimenti molto più semplici, come quello di bloccare il tablet una volta appoggiato su una superficie piana (si ipotizza che l'utente si allotani), più altre piccole cose che, messe insieme, porteranno la sicurezza su un livello molto più avanzato. Anche in questo caso vedremo già qualcosa nel corso del 2013, con anticipazioni al CES di Las Vegas.
19 Commenti
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Da sperare venga ottimizzato e integrato in ogni periferica, nel pc magari mouse o tastiera (preferibile, almeno non inseriamo la password "accidentalmente"Tralasciando il discorso sicurezza, dove i benefici sono evidenti, si può finalmente smettere di avere mille password di numeri e simboli in testa, e magari diminuirà il numero di persone che cerca assistenza per recuperare password dimenticate...
Mai più sentiremo "O la borsa o la vita" ma... "o la mano o la vita"
Io fortunatamente sono mancino... se mi rubano la mano destra non se ne fanno niente!
Ok la finisco!
Comunque "copiare" un impronta digitale da una lasciata in giro (come si diceva nell'articolo) e' davvero difficile, dovresti prenderla, farne un calco (e facile non e' calcare una impronta di sebo della pelle), creare il positivo del calco, e superare il problema dell'impronta "viva".
Si potrebbe anche fare, ma esistono metodi piu' veloci ed efficaci per superare una protezione.
Non c'è bisogno di replicarlo se si costruisce uno scanner che funziona a distanze superiori, basta che un borseggiatore ti scansioni la mano prima di ciularti il pc...
Almeno per le impronte digitali devono toccarti oppure prendere qualcosa che tu hai toccato; problema aggirabile con dei guanti ma qui cosa si può fare?
Guanti piombati?
poi, una volta rubata l'immagine biometrica, chi la cambia più??
Si potrebbe anche fare, ma esistono metodi piu' veloci ed efficaci per superare una protezione.
Tipo usare una qualunque arma?
o smontare il disco
poi, una volta rubata l'immagine biometrica, chi la cambia più??
o ti strapperanno le pupille quando ci sarà il riconoscimento retinico come nei film d' azione!
no grazie, preferisco la cara vecchia password..
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