Iran: ancora impedito l'accesso a Twitter e Facebook
La censura è in atto dal 2009: nelle scorse ore un errore tecnico aveva ripristinato l'accesso ai social network, facendo sperare in una evoluzione della vicenda. Ma la censura continua ad essere applicata
di Andrea Bai pubblicata il 17 Settembre 2013, alle 15:01 nel canale WebPer un breve lasso di tempo nelle scorse ore Twitter, Facebook ed altri principali social network sono tornati dal territorio iraniano. Sono trascorsi quattro anni da quando il governo di Mahmoud Ahmadinejad ha vietato l'accesso a molti social media durante le proteste che hanno seguito le elezioni presidenziali del 2009.
Le nuove elezioni dello scorso giugno hanno però rinnovato la compagine amministrativa, che ha deciso di migliorare le comunicazioni in Iran e liberalizzare l'accesso ad Internet. La notizia dell'accesso ai social network ha iniziato a circolare ad opera di alcune fonti affidabili, tra le quali il corrispondente per il New York Times Thomas Erdbrink e lo stesso presidente iraniano Hassan Rouhani, che nei mesi scorsi ha già avuto modo di esprimere la necessità di rendere accessibili ai cittadini l'informazione tramite i canali social e che dispone anche di un account Twitter.
Fino ad ora i cittadini iraniani o, in genere, coloro i quali hanno vissuto in Iran in questi ultimi anni, hanno aggirato seppur con difficoltà la censura imposta dal governo affidandosi a proxy e VPN.
Inizialmente non è stato chiaro se l'accesso ai social network fosse stato ripristinato in tutto il paese o solamente in alcune parti di esso, dal momento che non non vi è stata alcuna comunicazione ufficiale da parte del governo. Per la stessa ragione non è stato possibile sapere fin da subito se si trattasse di un accadimento temporaneo, accidentale o avvenuto effettivamente secondo la volontà dell'amministrazione.
In realtà nel giro di poche ore l'accesso a Twitter e Facebook è stato nuovamente sospeso. Le autorità iraniane hanno infatti dichiarato che il temporaneo accesso ai social network è stato il risultato di un piccolo problema tecnico, probabilmente causato dalle scaramucce digitali tra i gruppi attivisti che cercano di riportare nel paese un libero accesso alla rete e coloro i quali invece continuano a controllare il blocco dei siti web.
7 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infosi non e' complicatissimo, ma sarebbe meglio se non ci fossero
ti quoto
non li definirei furbetti
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".