Per Ubuntu aggiornamenti più frequenti da Canonical

Per Ubuntu aggiornamenti più frequenti da Canonical

Canonical vuole rivedere la cadenza con la quale distribuisce gli aggiornamenti per Ubunte: l'attuale ciclo di aggiornamenti ogni 6 mesi non pare più adeguato

di pubblicata il , alle 08:25 nel canale Sistemi Operativi
Ubuntu
 

Per Ubuntu si prospettano importanti novità, infatti Mark Shuttleworth - personaggio storico di Canonical e fortemente impegnato nella promozione e diffusione di Ubuntu Linux - ha dichiarato che potrebbero cambiare le modalità di aggiornamento fino ad oggi attuate. Per Ubuntu Linux è oggi previsto un aggiornamento ciclico ogni 6 mesi, nei mesi di aprile e di ottobre, ma questa caratteristica per stessa ammissione di Shuttleworth non rispecchia più le esigenze del momento.

Si potrebbe passare a un tasso di aggiornamento quotidiano, anche se in questa situazione sorgerebbe inevitabili problemi di affidabilità e di testing. Le novità ruoteranno attorno a Software Center, soluzione sviluppata circa un anno fa da Canonical che dovrebbe garantire tutte le funzionalità necessarie a gestire gli updatte anche con frequenza elevata.

Nell'intervista rilasciata a The Register Mark Shuttleworth non ha aggiunto dettagli relativi all'implementazione delle nuove modalità di aggiornamento. Ubuntu si sta però muovendo e sta valutando la complessa problematica relativa agli aggiornamenti di sistema, con la possibilità ad esempio di distribuire attraverso Software Center anche patch realizzate da teze parti e relative a software presenti sul PC. Non si devono poi ignorare tutti quei sistemi dal form factor differente da quello del classico PC con Ubuntu Linux preinstallato: anche per questi sistemi è previsto l'utilizzo di Software Center.

33 Commenti
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Giuseppe Tavera25 Novembre 2010, 09:34 #1

Non ci siamo..

Piu' conosco Ubuntu e meno mi piace. Il peggio di un ambiente Windows Style, il peggio dell'open source..penso che cambierò distribuzione.
nick09125 Novembre 2010, 09:46 #2
il mondo è bello perchè è vario

io invece, dopo aver provato tre o quattro diverse distribuzioni di linux, sono approdato ad ubuntu e mi trovo benissimo pur dovendo sempre conoscere ed usare windows in tutte le versioni per motivi di lavoro
Giuseppe Tavera25 Novembre 2010, 09:54 #3
Anche a me è capitato di usare Windows per lavoro, fortunatamente posso scegliere. Delle altre distro che ho provato, mi son trovato particolarmente bene con Open Suse, un buon compromesso tra qualità di documentazione, allineamento alle ultime novità e soprattutto stabilità.
Mi sono rotto di fare il beta tester per Canonical.
shodan25 Novembre 2010, 10:14 #4
Premetto che scrivo da una Ubuntu 10.04 LTS x86_64, man anche per me non ci siamo.

Penso che già allo stato attuale le versioni XX.10 vadano considerate poco più che beta: ad esempio, l'attuale 10.10 non permette di scrivere su share Windows file più grandi di 48KB (per un problema di GVFS). Appena uscita, GIMP crashava non appena si provava a fare un'anteprima del salvataggio di un'immagine JPEG. E via dicendo...

Quindi, piuttosto che pensare a maggiore frequenza di rilascio di nuove release, io penserei a allungare il tempo di rilascio (ne basta una l'anno), ma testandola per bene. Le XX.04 ad esempio in genere sono decisamente più stabili, e le LTS sono dei piccoli gioielli.

Non è che Fedora sia meglio eh, anzi... non avendo versioni LTS il loro ciclio di rilascio mi piace ancora meno.

Spero che le intenzioni di Canonical siano in realtà non quelle di avvicinare tra loro il rilascio di nuove versioni, ma solo quello di offrire più tempestivamente aggiornamenti di sicurezza per i pacchetti installati... altrimenti tanto vale creare un branch rolling-release (tipo debian sid) e via...

Ovviamente è solo la mia opinione eh... non voglio creare flame.

Ciao.
zappy25 Novembre 2010, 10:29 #5
Originariamente inviato da: shodan
Premetto che scrivo da una Ubuntu 10.04 LTS x86_64, ma anche per me non ci siamo.
....
Quindi, piuttosto che pensare a maggiore frequenza di rilascio di nuove release, io penserei a allungare il tempo di rilascio (ne basta una l'anno), ma testandola per bene.


assolutamente d'accordo.
ogni 6 mesi vengono sostituiti i programmi anzichè concentrarsi sul loro miglioramento.
Come si fa a pensare di diffondersi se l'utente deve continuamente reimparare da capo il funzionamento dei sw, afflitto per di più da sempre nuovi bug?

Canonical e l'intera comunità opensource dovrebbero meditare attentamente sul perchè XP continua ad avere un immenso successo su Vista e 7 nonostante abbia 10 ANNI sul groppone. Forse perchè MS ha deciso di stravolgere la GUI e mettersi a seguire proprio linux?
Alfhw25 Novembre 2010, 10:36 #6
Originariamente inviato da: shodan
Quindi, piuttosto che pensare a maggiore frequenza di rilascio di nuove release, io penserei a allungare il tempo di rilascio (ne basta una l'anno), ma testandola per bene. Le XX.04 ad esempio in genere sono decisamente più stabili, e le LTS sono dei piccoli gioielli.

Quoto. Meglio una all'anno o anche una ogni due anni ma testata bene. Anche perché una distro non diventa certo obsoleta dopo appena sei mesi...
riva.dani25 Novembre 2010, 10:42 #7
Originariamente inviato da: Giuseppe Tavera
Piu' conosco Ubuntu e meno mi piace. Il peggio di un ambiente Windows Style, il peggio dell'open source..penso che cambierò distribuzione.


Non si capisce bene cosa vuoi dire... Nonostante ciò, trovo ancora più approssimativo l'articolo rispetto al tuo commento... Gli utenti Ubuntu già oggi ricevono aggiornamenti quotidianamente (non è certo Canonical a rilasciare i bug fix, anche critici, una volta al mese...). Semplicemente Mark ha dichiarato che, nei prossimi 5 anni, lui e il suo team lavoreranno affinchè Ubuntu possa diventare una rolling-release (stile Arch) anzichè rilasciare una nuova versione ogni 6 mesi:
Today we have a six-month release cycle, in an internet-oriented world, we need to be able to release something every day. That’s an area we will put a lot of work into in the next five years. The small steps we are putting in to the Software Center today, they will go further and faster than people might have envisioned in the past.

Chi non sa cos'è una rolling-release può leggere su Wikipedia: http://en.wikipedia.org/wiki/Rolling_release

In pratica, non sarà più necessario ogni 6 mesi scaricare una nuova ISO e fare l'aggiornamento, ma avverrà tutto via repository. Ipoteticamente, aggiornando giorno per giorno i programmi man mano che sono pronte le nuove versioni, chi attualmente ha una 10.10 arriverebbe, ad Aprile 2011, ad avere tutti i pacchetti aggiornati alla versione 11.04, senza bisogno di scaricare la ISO per aggiornarli tutti in blocco. Tutto qui.

Tra l'altro la situazione odierna non è tanto distante. Credo che un po' tutti aggiungano repo esterni per avere i programmi aggiornati. Ad esempio, se domani uscisse Firefox 4 stabile, credo sarebbero in pochi a rimanere a Firefox 3.6, che è la versione inclusa in Ubuntu 10.10, aspettando una nuova versione di Ubuntu che lo includa di default...
riva.dani25 Novembre 2010, 10:49 #8
Originariamente inviato da: shodan
Premetto che scrivo da una Ubuntu 10.04 LTS x86_64, man anche per me non ci siamo.

Penso che già allo stato attuale le versioni XX.10 vadano considerate poco più che beta: ad esempio, l'attuale 10.10 non permette di scrivere su share Windows file più grandi di 48KB (per un problema di GVFS). Appena uscita, GIMP crashava non appena si provava a fare un'anteprima del salvataggio di un'immagine JPEG. E via dicendo...

Quindi, piuttosto che pensare a maggiore frequenza di rilascio di nuove release, io penserei a allungare il tempo di rilascio (ne basta una l'anno), ma testandola per bene. Le XX.04 ad esempio in genere sono decisamente più stabili, e le LTS sono dei piccoli gioielli.

Non è che Fedora sia meglio eh, anzi... non avendo versioni LTS il loro ciclio di rilascio mi piace ancora meno.

Spero che le intenzioni di Canonical siano in realtà non quelle di avvicinare tra loro il rilascio di nuove versioni, ma solo quello di offrire più tempestivamente aggiornamenti di sicurezza per i pacchetti installati... altrimenti tanto vale creare un branch rolling-release (tipo debian sid) e via...

Ovviamente è solo la mia opinione eh... non voglio creare flame.

Ciao.


Credo sia proprio per questo che Ubuntu voglia passare ad un approccio rolling. Da quanto ho capito, le LTS verrebbero mantenute. Ma tra una LTS e l'altra, anzichè prevedere rilasci prestabiliti ogni 6 mesi, chi abiliterà i repository "rolling" ci arriverà mediante aggiornamenti graduali. Questo è più o meno quanto avviene con Arch già oggi. Credo ci guadagnerebbero anche in immagine, proprio perchè anzichè dire "questa versione di Ubuntu sembra una beta ed è buggata" si dirà "questo nuovo pacchetto è poco più di una beta, meglio se rimanete con quello vecchio". Non si tratta di aumentare il ritmo dei rilasci, si tratta di dividere gli utenti tra chi vuole una LTS (e allora disabiliterà i repo "instabili", e chi vuole sempre l'ultima novità, e allora è inutile farlo aspettare 6 mesi...

My 2 cents.

PS: Ad esempio di Arch dicono:
Arch Linux adopera un sistema a "rolling release" che funziona più o meno in questo modo: abbiamo sempre due versioni del nostro set di pacchetti "core", Current e Release. Il repository Current contiene sempre l'ultimissima versione dei pacchetti. Non appena un pacchetto viene aggiornato fa parte del repository Current, e così questo è il repository che dovete seguire se volete rimanere molto aggiornati. Il repository Release segue i rilasci ("snapshot" semiregolari e non viene aggiornato fino a quando il successivo snapshot/ISO non venga rilasciato. Per esempio, il repository Release conterrà i pacchetti presenti nell'ISO della versione 0.5 fino a quando non sarà rilasciata la 0.6; in quel momento conterrà i pacchetti della 0.6 fino al rilascio della 0.7. Questo risulta utile se intendete aggiornare il sistema solo quando una nuova release di Arch Linux è disponibile.

Credo sarà qualcosa di simile...
zanardi8425 Novembre 2010, 11:21 #9
Concordo sul punto di vista espresso secondo cui le .10 siano in effetti versioni sperimentali utili allo studio su ampia scala delle problematiche.
L'unica di queste a piacermi fu la 7.10 Gutsy Gibbon.

Se si esclude la 8.04 che includeva un firefox 3 beta come browser (poi fu refreschata), le LTS sono ottime release. La 10.04 mi è piaciuta moltissimo (non parlo di Kubuntu perchè KDE non riesce mai a soddisfarmi nonostante gli dia sempre moltissime possibilità perchè potenzialmente è migliore di gnome, ma è come se avesse il freno a mano tirato, e regna un po' di disordine).
Giuseppe Tavera25 Novembre 2010, 11:55 #10
@riva.dani
Intendo dire che è perfettamente inutile regalare tante caratteristiche in piu' rispetto alle tradizionali distro Linux per poi pagare il tutto in un sistema instabile. L'utente Linux (quello di vecchia data) preferisce meno cose ma perfettamente funzionanti, per intenderci stile Debian.
A sto punto per scegliere una distro che scimmiotta Windows, tanto vale optare per l'originale e buonanotte al secchio.

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